Il Regolamento Europeo 2019/2088, noto agli addetti ai lavori come SFDR – “Sustainable Finance Disclosure Regulation”, in vigore dal 2021, ha richiesto che diverse categorie di operatori finanziari , tra i quali anche i fondi pensione come Previndai, rendano pubbliche le informazioni sulle modalità con cui tengono conto dei fattori di sostenibilità (ESG ossia Ambientali, Sociali e di Governance) e dei relativi rischi, nei loro processi di investimento .
Da questo Regolamento è, inoltre, possibile derivare una sorta di classificazione dei prodotti finanziari in base alle loro caratteristiche ESG.
Nella prassi, vengono definiti rispondenti all’Articolo 6 del richiamato Regolamento, i prodotti che non promuovono caratteristiche ESG né hanno come ‘obiettivo’ investimenti sostenibili, ma per i quali è possibile monitorare i rischi di sostenibilità.
I prodotti che rientrano nella definizione dell’Articolo 8 del Regolamento sono invece quelli che promuovono caratteristiche ambientali o sociali, rispettando prassi di buona governance.
Infine, rientrano nell’Articolo 9 i prodotti che hanno gli investimenti sostenibili come obiettivo dichiarato.
Previndai prende in considerazione i fattori ESG nelle politiche di investimento e nella gestione dei rischi, ma non ne fa oggetto di promozione né obiettivo dell’investimento, in quanto obiettivo primario del Fondo resta quello di gestire le risorse versate dagli iscritti secondo le combinazioni di rischio-rendimento più efficienti e con un arco temporale coerente con la natura delle prestazioni proprie di un fondo pensione. Pertanto, i suoi comparti rientrano nell’Articolo 6 della normativa europea.
Il perché di questa scelta è ben argomentato nella nostra politica di Sostenibilità e Impegno (adottata nel 2021)
(Aggiornamento del 28 giugno 2024)