Fiscalità del risparmio gestito

Fino alla data del 31 dicembre 2000, il rendimento generato dalla gestione del fondo pensione manteneva il regime fiscale dello strumento adottato (polizza ovvero gestione finanziaria) che si riverberava sull’iscritto al momento della prestazione.

A far data dal 1 gennaio 2001, il D.Lgs. n. 47/2000 ha riformato la disciplina fiscale della previdenza complementare, ivi compresa quella della gestione del risparmio previdenziale.

In base a tale decreto, Previndai applica sul rendimento maturato in ciascun periodo d’imposta, un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi. L’aliquota applicata, inizialmente fissata nella misura dell’11%, è stata elevata all’11,50% nel 2014 passando con la Legge di Stabilità 2015, ad un’aliquota doppia: 12,50% sui rendimenti generati sui titoli di Stato e assimilati e 20% su quelli generati dagli altri titoli. L’incidenza delle imposte sui rendimenti generati nei vari comparti dipende, quindi, dalla composizione dei portafogli gestiti e, allo stesso modo per i rendimenti dei benchmark, dalla composizione dei singoli indici.

Qualora in un periodo d’imposta si verifichi un risultato negativo, quest’ultimo può essere computato in diminuzione del risultato positivo della gestione dei periodi d’imposta successivi, per l’intero importo che trova in essi capienza oppure utilizzato, in tutto o in parte, dal fondo in diminuzione del risultato positivo di gestione di altre linee di investimento da esso gestite, a partire dal medesimo periodo d’imposta in cui è maturato il risultato negativo.

Si segnala, infine, che i rendimenti generati dalle somme investite in azioni o quote di imprese residenti nel territorio dello Stato o in Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo con stabile organizzazione nel territorio medesimo – entro il limite del 5% del comparto, direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio residenti nel territorio dello Stato – sono esenti ai fini dell’imposta sul reddito, sempre che detti investimenti siano mantenuti per almeno cinque anni.