I contributi versati a Previndai sono deducibili dal reddito: riducono, quindi, il reddito imponibile e danno origine ad un risparmio immediato sotto forma di minori imposte IRPEF. Saranno poi tassati dal Fondo al momento della liquidazione con l’aliquota, più conveniente, riservata dal Legislatore alle prestazioni di previdenza complementare.
Tale trattamento fiscale favorevole vale su tutti i contributi versati: ne beneficiano sia i contributi di derivazione contrattuale su cui il datore di lavoro opera la deduzione già in busta paga, sia i contributi versati a Previndai su base volontaria e spetta, generalmente, fino ad euro 5.164,57.
I contributi versati oltre il limite di deducibilità fiscale sono soggetti ad imposta.
Sono stati versati per il 2019 contributi che non sono stati dedotti?
Il relativo ammontare, se comunicato a Previndai, non sarà tassato al momento dell’erogazione della prestazione!
Per dichiarare l’importo dei contributi non dedotti è disponibile, nell’area riservata del sito, la funzione “Contributi non dedotti” che consentirà di compilare il modulo 059. Tale dichiarazione dovrà essere trasmessa debitamente sottoscritta entro il 31 dicembre 2020. Nel caso in cui si maturi il diritto alla prestazione prima del 31 dicembre, occorre inviare il modulo al più tardi nel momento in cui si richiede la prestazione.
Nel caso in cui sia stato iscritto un familiare al Fondo e siano stati per lui versati contributi che non hanno beneficiato della deduzione, l’ammontare dei contributi non dedotti deve essere comunicato dal familiare stesso, destinatario della contribuzione. Previndai ha predisposto una funzione web dedicata che sarà presto disponibile nell’area riservata dei familiari.