Forse non tutti sanno che per la previdenza complementare esiste una extra-deducibilità dei contributi dal reddito per chi ha iniziato a lavorare a partire dal 2007. Questa quota di contributi in più che possono essere dedotti, oltre la soglia standard di 5.164 euro, può arrivare fino ad ulteriori 2.500 euro l’anno nel caso in cui nei primi cinque anni di attività lavorativa non si sia utilizzato l’intero plafond. Una situazione molto frequente, perché all’inizio della carriera lavorativa difficilmente le retribuzioni sono tali da raggiungere il tetto massimo previsto.
Ma perché ne parliamo oggi? Perché nei giorni scorsi una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha confermato che non esiste alcun conflitto tra l’essere stati iscritti alla previdenza complementare come familiare a carico e usufruire della extra-deducibilità. Rispondendo a una richiesta di chiarimento in merito, l’amministrazione fiscale ha infatti sottolineato che l’iscrizione come familiare fiscalmente a carico non influisce né sulla possibilità di beneficiare dell’extra deducibilità, né sulla durata dei 20 anni previsti per usufruirne. (Qui il testo della risoluzione) Una posizione che non stupisce, visto che la normativa sull’extra-deducibilità era stata pensata proprio per incentivare l’adesione precoce alla previdenza complementare, premiando chi inizia a costruire il proprio futuro pensionistico appena possibile.
Insomma, si tratta di un’opportunità da non lasciarsi scappare per chi ha iniziato a lavorare dal 2007 in poi. E’ importante ricordare, infine, che l’extra-deducibilità non è automatica ma è il lavoratore a doversi attivare per richiederne l’applicazione al datore di lavoro.